La Sardegna spagnola

La prima creazione spagnola che si può trovare in sardegna è la cappella gotico-aragonese della Cattedrale di Cagliari, seguita dalle chiese di San Francesco di Iglesias, di San Giorgio di Perfugas e dall’impianto del Duomo di Alghero. Esempio di barocco è invece la Cattedrale di Ales.

Nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari sono esposte opere del Cinquecento e del Seicento, periodo in cui nasce e fiorisce una notevole scuola dedicata all’arte della pittura del retablo.

Le opere più importanti del periodo sabaudo sono invece i teatri di Cagliari, Sassari e Alghero, i palazzi delle province e il Palazzo Comunale di Cagliari.

Iglesias, chiesa di San Francesco

Nel centro storico di Iglesias, a breve distanza dalla cattedrale, sorge la chiesa di San Francesco, una delle architetture gotico-catalane più intatte e significative della Sardegna. L'edificio, in pietra sedimentaria e vulcanica, è stato costruito a più riprese tra il ‘300 e il ‘500; l’edificio attuale risale al XVI secolo, e i successivi ampliamenti e interventi hanno mantenuto le forme proprie dello stile gotico-catalano.

La facciata, dalla forma a capanna, è decorata da due oculi e da un rosone sopra il portale. All’interno, archi a sesto acuto sostengono la copertura lignea e dividono l’unica navata, ai lati della quale si trovano le cappelle nobiliari, sette per lato. Attraversando un grande arco a sesto acuto si arriva al presbiterio, a pianta quadrata, coperto da una volta esagonale.

Fra i vari elementi di arredo liturgico che si possono trovare all’interno della chiesa, si segnala il retablo di San Francesco, polittico del 1500, realizzato nelle botteghe cagliaritane del quartiere Stampace.

Perfugas, Chiesa di San Giorgio

La chiesa di San Giorgio, costruita nel XV secolo in stile gotico catalano, interamente in vulcanite rossa, si erge su un roccione vulcanico alla periferia di Perfugas. Nelle vicinanze della chiesa si trova il nuraghe di San Giorgio.

La facciata della chiesa è decorata da un fregio ad archetti trilobati, un bel rosone a raggiera e un portale sormontato da alcune statuette, che raffigurano i Santi Pietro e Paolo e San Giorgio e il drago. L'interno, a navata unica, è coperto da una volta ad archi gotici che poggiano su colonne decorate con motivi floreali e zoomorfi. Il retablo di San Giorgio, che un tempo si trovava nell'ampia area presbiteriale, è ora custodito all'interno della cappella museo della diocesi di Perfugas.

Alghero, Cattedrale di Santa Maria

Sulla piccola piazzetta Duomo ad Alghero si affaccia la Cattedrale di Santa Maria, edificata nel XVI secolo con un’interessante commistione di stili: le sue strutture più antiche, l'abside e il campanile ottagonale, costituiscono un esempio di gotico-catalano puro; le successive trasformazioni dell'interno e della facciata risalgono invece alla fine del Settecento.

L'esterno della Cattedrale è caratterizzato dall'alta torre campanaria, uno dei simboli di Alghero, che spicca nel panorama urbano del centro storico. La torre, in stile gotico e a pianta ottagonale, fa parte della prima fase di costruzione dell'edificio: alla base del campanile si trova il portale, decorato da gigli scolpiti secondo i motivi del gotico fiorito, mentre sulla sommità si trova una slanciata guglia. La facciata, in stile neoclassico, è decorata da un timpano triangolare retto da quattro colonne. Accanto alla cattedrale si trova il Museo diocesano d'Arte sacra, che espone il tesoro del Duomo e opere provenienti da chiese della diocesi.

L’interno della cattedrale è suddiviso in tre navate, separate tra loro da pilastri e colonne di gusto classico. Nelle navate laterali si aprono sei cappelle, tre per lato; di particolare rilievo la prima cappella a destra, dedicata al Santissimo Sacramento, che ospita un imponente altare marmoreo. Altre cappelle si aprono sul transetto, che ospita anche il neoclassico mausoleo marmoreo del duca Maurizio di Savoia, realizzato agli inizi del XIX secolo dallo scultore Felice Festa su commissione di Carlo Felice di Savoia, fratello del duca.

Sotto la seicentesca cupola ottagonale si trova l’area presbiterale, cinta da una balaustra realizzata in marmi intarsiati dal genovese Giuseppe Massetti nel 1727. Lo stesso artista realizzò anche l'altare maggiore, col gruppo scultoreo raffigurante l'Immacolata tra angeli, e l'elegante pulpito. Dietro il coro ligneo, nell'abside poligonale, si aprono cinque cappelle in stile gotico, unite fra loro a formare un deambulatorio.

Ales, Cattedrale di San Pietro

Nella piccola cittadine di Ales, in provincia di Oristano, si trova la Cattedrale di San Pietro, un edificio monumentale in stile barocco costruito nel 1687 sui resti di una chiesa precedente. La Cattedrale, dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, si trova al centro dell'abitato e domina un'ampia piazza terrazzata raggiungibile tramite una scalinata.

La facciata è incorniciata da due campanili, collegati da un terrazzino, sotto il quale si apre un portico con arco a tutto sesto. All'apice del prospetto è collocata una statua di san Pietro. Coronano l'edificio le due piccole cupole sulla sommità dei campanili e la grande cupola che si eleva all'incrocio della navata col transetto.

L'interno è a navata unica, voltata a botte così come il transetto, con due cappelle per lato: la cappella di San Michele Arcangelo ospita, oltre ad un altare con una tela raffigurante l'arcangelo, anche il Fonte battesimale, opere del XVIII secolo; la cappella di San Pietro da Verona, accanto al pulpito marmoreo settecentesco, è ornata da un dipinto raffigurante il suo martirio; la cappella del Santissimo ospita un altare ottocentesco, opera di Michele Fiaschi e Francesco Cucchiari, e una tela settecentesca raffigurante l'Immacolata; infine, la cappella intitolata a Sant'Antonio da Padova ospita ancora un altare con una tela, di artista anonimo, che raffigura Sant'Antonio con Gesù bambino, sempre del XVIII secolo.

Nel braccio destro del transetto si trova l'altare del Santissimo Crocifisso, in gran parte dipinto sulla parete, con una scultura lignea del Crocifisso realizzata tra il XVIII e il XIX secolo. Nel braccio sinistro si trova invece l'imponente altare marmoreo intitolato alla Madonna del Carmine, con una pregevole pala del pittore Pietro Angeletti.

Al centro del presbiterio, cinto da una balaustra marmorea, si trova l'altare maggiore, decorato con le statue dei santi Pietro e Paolo. Nell'abside, rettangolare, si trova un coro ligneo del XVII secolo.