Museo Archeologico ed Etnografico G. A. Sanna – Il museo, costruito nel 1932 per conservare i reperti archeologici raccolti dal senatore Giovanni Antonio Sanna, comprende una Sezione Archeologica, una Pinacoteca e un sezione Etnografica. La Sezione Archeologica, la più significativa del museo, custodisce numerosi reperti che permettono di ripercorre la storia dell’isola attraverso i diversi periodi della civiltà sarda: partendo dalla preistoria, si passa per le culture prenuragiche e nuragiche, fino ad arrivare al periodo fenicio-punico, al periodo romano e al medioevo. Sono esposti ceramiche, utensili in pietra, statuette in pietra del periodo prenuragico e piccole sculture bronzee del periodo nuragico; molto interessanti le ricostruzioni delle capanne dei villaggi nuragici, delle domus de janas e delle tombe dei giganti. E poi monili, balsamari in pasta vitrea policroma e maschere in terracotta del periodo fenicio-punico, seguiti dai mosaici pavimentali provenienti dalle ville romane di Alghero e Sorso. Un’ampia sala è infine dedicata al periodo medioevale. La Pinacoteca conserva pregevoli opere di artisti sardi dal ‘300 al ‘900, tra cui il Maestro di Ozieri, Marghinotti e Biasi, Ballero, Delitala, Dessy e qualche pittore fiammingo. Di particolare interesse il San Sebastiano del Maestro di Ozieri e il trittico quattrocentesco di Bartolomeo Vivarini. Nella sezione etnografica si possono ammirare gli oggetti della vita quotidiana di un tempo, gli attrezzi relativi all’attività artigianale e agli antichi mestieri dell’area sassarese, oltre ai costumi tradizionali, ai gioielli, agli strumenti musicali e agli oggetti folcloristici provenienti dalle diverse località della Sardegna.
Museo Diocesano del Tesoro del Duomo di Sassari – Allestito in un edificio attiguo al transetto del Duomo, il Museo Diocesano raccoglie argenteria, paramenti e arredi sacri, messali preziosi e dipinti di grande pregio appartenenti alla Cattedrale. I materiali esposti sono piuttosto eterogenei, ma tutti documentano la devozione dei sassaresi, a partire dal famoso stendardo processionale, dipinto su entrambi i lati, fino ai cosiddetti Ori dell'Assunta, gioielli che ornavano il simulacro della Madonna. Tra i dipinti si segnalano la Madonna dell'Unità, opera di Charles Van Loo, e la Fuga in Egitto dell'Orbetto, allievo di Caravaggio.
Museo Etnografico “Francesco Bande” – Questo piccolo ma interessante museo è intitolato a Francesco Bande, fisarmonicista e organettista di fama internazionale che nella sua carriera ha promosso e diffuso le tradizioni popolari sarde. Nel Museo sono esposti costumi di scena e più caratteristici costumi tradizionali sardi, provenienti soprattutto da Bultei, paese di origine di Francesco Bande; si possono ammirare bellissimi giubbetti ricamati, busti, merletti, scialli e fazzoletti usati dalle donne per coprirsi il capo. In un'altra ala del Museo sono esposti gli strumenti musicali appartenuti al Maestro.
Museo della Brigata Sassari – Il museo, situato presso la Caserma La Marmora in Piazza Castello, è dedicato alla Brigata Sassari, unità tattica reclutata su base regionale ed esempio unico per compattezza e valore militare durante le operazioni della I guerra mondiale. Conserva cimeli, fotografie, documenti, mappe, residuati bellici, uniformi, nonché la ricostruzione su scala naturale una trincea, con reticolato e sacchi di sabbia.
Padiglione dell’Artigianato “Eugenio Tavolara” – Affacciato sui giardini pubblici dell’Emiciclo Garibaldi, un moderno edificio ospita il Padiglione dell’Artiginato che espone i pezzi migliori delle varie cooperative artigiane sparse in tutta la sardegna, rappresentate dall’istituto regionale I.S.O.L.A. Nelle sale sono esposti oggetti preziosi come collane, orecchini e braccialetti in filigrana, gioielli in corallo eseguiti secondo gli antichi disegni tradizionali, vasi e terracotte antiche riprodotte secondo le tecniche in uso all’epoca. E poi tappeti dai caratteristici disegni geometrici, merletti tessuti al tombolo, cesti in palma nana e pentole in terracotta.