Le chiese di Sassari
Oltre ai monumenti, ai palazzi e alle piazze, il centro storico di Sassari ospita edifici religiosi di grande prestigio, come la Cattedrale di San Nicola di Bari e la chiesa di Santa Maria di Betlem, nella quale ogni anno termina la Faradda dei Candelieri, la festa più sentita di Sassari.
Il duomo di Sassari
La Cattedrale di San Nicola di Bari domina la piazza del Duomo con la sua spettacolare facciata barocca. Dell’originario edificio romanico costruito nel XIII secolo resta soltanto la parte inferiore del campanile: tra la fine del Quattrocento ed i primi del Cinquecento la chiesa venne infatti trasformata con strutture gotico-aragonesi/modificata nello stile gotico catalano, e quindi dotata di nuova base a croce latina, di una navata con cappelle laterali e della cupola. Alla fine del Seicento, quando il vecchio fronte iniziò a presentare preoccupanti cedimenti strutturali, venne costruita l’attuale facciata in stile barocco, decorata con fregi, arabeschi e medaglioni e dotata di un portico rettangolare, alla cui sommità è ben visibile lo stemma del distretto di Torres. Vi sono poi tre nicchie che contengono le statue dei tre santi più venerati a Sassari: San Gavino, San Proto e San Gianuario. Ancora più in alto, infine, si trova la statua di San Nicola, patrono di Sassari.
L’interno è ad una navata, con volte a crociera e cappelle laterali, nelle quali si notano altari lignei settecenteschi, altari neoclassici ottocenteschi (in marmo) e numerose opere d’arte, tra le quali spicca il dipinto della Madonna con Bambino (detta Madonna del Bosco) di un anonimo artista sardo del Cinquecento che adorna il ricco altare maggiore, e il monumento funerario al Duca di Moriana, e ovviamente non poteva mancare il simulacro di San Nicola, posto alla destra dell’altare, ben riconoscibile dalla vivace doratura.
Altre opere preziose sono custodite nel museo del Duomo, come la Madonna dell’Umiltà di Van Loo, la Sacra Famiglia di Marotta, una Fuga in Egitto di scuola caravaggesca, e soprattutto uno stendardo processionale risalente alla fine del ‘400, della scuola di Antonello da Messina, l’opera pittorica più importante delle chiese sassaresi, che rappresenta la Veronica e (sul retro) la Madonna con Bambino.
Altre chiese di Sassari
- Chiesa di Sant’Antonio Abate (o Chiesa dei Servi di Maria) - La facciata barocca della chiesa, costruita ai primi anni del settecento su una preesistente struttura cinquecentesca, domina con le sue linee semplici la piazza alberata che si apre al termine del Corso Trinità. Ha un portale che reca ancora l’emblema della confraternita che la fece costruire, mentre l’interno conserva, oltre ad una serie di affreschi, uno dei più raffinati altari in legno della città, sormontato da un retablo in legno intagliato e dorato a più pannelli dipinti da un maestro genovese. A lato della chiesa si erge una particolare colonna illustrata, realizzata nei primi anni ‘50 dal famoso scultore sassarese Eugenio Tavolara, nella quale furono scolpiti gli avvenimenti più importanti della storia di Sassari.
- Santa Maria di Betlem – La chiesa, eretta dai Benedettini nel 1106 e successivamente ampliata dai frati francescani, sorge sulla piazza omonima all’ingresso nord-ovest della città. La parte più antica è la facciata, romanica nella parte inferiore, dove spicca il bel portale duecentesco ed una fila di archetti; più in alto si notano invece il timpano ed un rosone gotico. All’interno, pesantemente modificato nell’ottocento secondo lo stile barocco, si trovano le cappelle laterali, ognuna dedicata ad un diverso gremo (antiche corporazioni degli artigiani), a ricordo dell’antica funzione sociale della chiesa: ancora oggi, il 14 agosto, per la ‘Faradda’ dei Candelieri, la festa per eccellenza di Sassari, vengono portati qui in processione dalla chiesa del Rosario i ceri votivi donati dalle diverse corporazioni. Attraverso la sagrestia si raggiunge il chiostro che conserva una eccezionale raccolta di marmi medioevali con iscrizioni e stemmi, e la fontana del Brigliadore, anch’essa medioevale (unico esempio del genere in Sardegna), di bronzo e pietra granitica, con tre stemmi nella vasca.
- Chiesa di San Pietro in Silki - Una delle chiese romaniche più antiche di Sassari, porta il nome dell’antico borgo medievale nel quale venne eretta nel XII secolo. L’edificio ha subito profonde modifiche nel corso del XVII secolo, e dell’originaria struttura romanica rimane solo il campanile.
- Chiesa di Santa Caterina - Dalla facciata tardo-rinascimentale, eretta dai Gesuiti nel 1580. L’edificio ha una cupola a tamburo ottagonale che poggia su archi ogivali, simile a quella del Duomo, ed ospita nel suggestivo interno un gran numero di opere d’arte.
- Chiesa della Santissima Trinità - Ultimata nella prima metà del 1700 e gestita dalla confraternita della Santa Croce, all’interno della quale si trova uno stupendo crocifisso in legno del 1600.
- Chiesa di Sant’Apollinare - L’edificio originario fu innalzato intorno al 1278 ed è inclusa tra le chiese più vecchie della città, seppure abbia subito diverse ristrutturazioni, una delle quali dopo un incendio che ne distrusse l’interno. Tra le parti superstiti vi è il crocifisso del XIV secolo ed un’acquasantiera scolpita nella roccia calcarea.
- Chiesa di San Giacomo - costruita nel XIII secolo, con una facciata molto semplice conservatasi fino ai giorni nostri, nonostante i diversi restauri subiti dall’edificio.
- Chiesa di San Michele - costruita nel XVIII secolo ed inizialmente dedicata a San Gavino.
- Chiesa del Rosario - Il santuario fu eretto nel 1630 dai domenicani, ma la facciata attuale risale alla metà del ‘700; all’interno dell’edificio si trova l’altare maggiore, realizzato completamente in legno intarsiato e considerato unico nell’isola. Da questa chiesa, che si affaccia su piazza Castello, parte ogni anno la Faradda dei Candelieri.