Visitare Cagliari

Il centro storico di Cagliari corrisponde alla conformazione che i pisani diedero alla città nel corso del duecento. Attorno al quartiere fortificato detto Castel di Castro, cittadella dove i pisani stabilirono il centro del potere, si svilupparono i tre quartieri destinati ad ospitare le abitazioni e le attività dei popolani, Stampace, Marina e Villanova: il primo era il quartiere dei borghesi e dei mercanti, il secondo era il quartiere dei pescatori e marinai, il terzo quello dei pastori e dei contadini.

Quartiere Stampace

Stampace è il quartiere più antico della città, nel quale fino a non molti anni fa risiedeva l'anima più vera del popolo cagliaritano, quella delle corporazioni artigianali (falegnami, ciabattini, carpentieri, fabbri), e che oggi conserva i culti e le tradizioni più sentite.

E’ un quartiere semplice, privo di palazzi monumentali e grandi costruzioni civili, ma dotato di numerose chiese: la chiesa di San Michele, la chiesa di Sant’Anna, la chiesa di Santa Chiara con annesso il monastero, e la piccola chiesa di Sant’Efisio. Vi si trova inoltre l’Orto Botanico, che raccoglie oltre 500 specie di piante tropicali, ed il Bastione di Santa Croce, il punto più panoramico di Stampace. 

  • Chiesa di S. Michele - Parte di un più ampio complesso architettonico innalzato dalla Compagnia di Gesù nella metà del sec. XVII, in stile barocco spagnolo.
  • Chiesa di Sant’Anna - Costruita alla fine del XVIII secolo, è la principale chiesa parrocchiale del quartiere Stampace; gravemente danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruita nel dopoguerra. La chiesa, in stile barocco piemontese, ha una facciata incorniciata da due campanili, preceduta da una scalinata e decorata da colonne e lesene; tre cupole, di diversa forma e dimensione, coronano l'edificio. All'interno si trovano un crocifisso ligneo del XIV e un altare in marmo policromo. Nel braccio destro del transetto si trova l'imponente altare neoclassico, in marmo nero, dedicato al beato Amedeo IX di Savoia, realizzata nel 1828 da Andrea Galassi su commissione di re Carlo Felice; sull'altare maggiore, novecentesco, è collocata una statua marmorea di sant'Anna con Maria bambina. La chiesa custodisce anche altre pregevoli opere d'arte, come il gruppo scultoreo ligneo policromo raffigurante i santi Anna e Gioacchino con Maria bambina, opera di Giuseppe Antonio Lonis, e una tela di Giovanni Marghinotti che rappresenta il Redentore tra angeli.
  • Chiesa di Santa Chiara - Situata presso le scalette Santa Chiara, poco lontano dalla piazza Yenne, la chiesa di Santa Chiara venne fondata, insieme al monastero adiacente, tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo per accogliere una comunità di monache Clarisse, che continuarono ad abitare il convento sino alla fine del XIX secolo. Il complesso venne gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, rendendo necessario l'abbattimento del monastero, del quale oggi rimane solo qualche rudere. L'edificio si affaccia su una piazzetta quadrangolare, dalla quale si accede all'area dei ruderi del monastero, nelle cui vicinanze si trova il campanile a vela della chiesa. La facciata della chiesa è decorata da un portale architravato, sormontato da una piccola nicchia. L'interno ha pianta rettangolare, con navata unica e cappelle laterali; l'abside, rettangolare, accoglie un imponente retablo in legno dorato; sotto il pavimento della navata si trova la cripta, nella quale si possono vedere le tracce delle fondamenta dell'edificio medievale.
  • Chiesa di Sant’Efisio – Questa piccola chiesa, edificata alla fine del XVIII secolo su una costruzione cinquecentesca, a sua volta costruita su una chiesa duecentesca, è una delle più importanti dal punto di vista religioso perché legata al culto del santo più venerato dai Cagliaritani, il martire Efisio. La chiesa sorge sul luogo che, secondo la tradizione, corrisponderebbe al luogo dove venne incarcerato il santo prima di essere portato a Nora (presso l'odierna Pula), per esservi decapitato. L'edificio sacro è a una navata con tre cappelle per lato; in una nicchia dell’imponente altare maggiore, in marmi policromi, sono conservate le reliquie del martire Efisio. Nella seconda cappella a destra si trova la statua seicentesca del santo, che in occasione della Sagra di Sant'Efisio, la festa più importante di Cagliari, viene portata in processione sino a Nora.

Quartiere Marina

Il quartiere della Marina, originariamente destinato ad ospitare le abitazioni dei lavoratori portuali, dei doganieri, dei pescatori ed in generale dei popolani di Cagliari, si affaccia sul mare. Strutturato secondo vie parallele e perpendicolari è delimitato verso il porto dalla scenografica via Roma, primo impatto con la città per chi arriva dal mare, con i suoi portici ed i suoi palazzi di inizio ‘900. All’interno del quartiere si trovano alcuni monumenti tra i più importanti della città, come la Chiesa del Santo Sepolcro, la Chiesa di Sant’Agostino, e la Chiesa gotico-catalana di Sant’Eulalia.

  • Chiesa di S.Sepolcro - Ricca di preziosi arredi sacri e di opere d'arte.
  • Chiesa di S. Agostino - Costruita nel 1580, è sottoposta a scavi e restauri che porteranno al ripristino degli altari in legno dorato e alla nuova esposizione di alcuni importanti dipinti.
  • Chiesa di S. Eulalia - Risalente al sec. XV; è stato aperto di recente il museo che raccoglie il tesoro di S. Eulalia.

Quartiere Villanova

Villanova è il quartiere dell’espansione di Cagliari verso la campagna; nel tessuto urbano di quest’area si trovano talvolta, inaspettatamente, giardini e orti accanto alle tipiche case basse. Cinto da mura anche se non fortificato, era la residenza di coloro che raggiungevano la città per intraprendere i più vari lavori artigiani e di quanti si dedicarono alle coltivazioni agricole nei grandi spazi confinanti col quartiere.

Di notevole pregio la chiesa di San Giacomo, la chiesa di san Domenico, i giardini pubblici e la Galleria Comunale che ospita la collezione Ingrao. Dalla sua espansione urbanistica nacquero i quartieri di La Vega, San Benedetto, Sant’Alenixedda, Bonaria, Su Baroni e Monte Upinu.

  • Chiesa di S. Giacomo - Già esistente nel '300, ampliata e dotata di un campanile a torre quadrata fra il 1438 e il 1442, presenta una facciata con motivi neoclassici, attribuita a Gaetano Cima, del 1838, mentre l’interno è in stile gotico.
  • Chiesa di S. Domenico - Fondata da fra Nicolò Fortiguerra da Siena nel 1254 e rimodellata nel  XV secolo.  La chiesetta originaria funge da cripta alla nuova chiesa, costruita nel 1953.

Altre chiese e monumenti a Cagliari

  • Basilica di Nostra Signora di Bonaria - Il complesso monumentale di Nostra Signora di Bonaria, il santuario mariano più importante della Sardegna, sorge sul colle omonimo, nella parte sud-orientale di Cagliari. Costruita dagli aragonesi nel 1300, comprende il santuario, la basilica e il convento dei padre Mercedari. Il complesso prende il nome dalla statua lignea della Madonna che secondo la leggenda approdò sulla spiaggia di Bonaria nel 1370, portata dalle onde dopo il naufragio della nave che la trasportava. Il Santuario è costituito dalla piccola chiesa trecentesca, in origine cappella della cittadella fortificata aragonese. La semplice facciata a capanna ospita il portale in stile gotico recuperato dalla chiesa medievale di San Francesco in Stampace, demolita nel XIX secolo; l'interno, in stile gotico - catalano, ospita l'altare maggiore sul quale si trova la statua lignea trecentesca della Madonna col Bambino, detta Nostra Signora di Bonaria, meta della devozione dei fedeli. La costruzione della Basilica risale al 1704, quando i frati Mercedari decisero di edificare una chiesa più grande in onore della Vergine di Bonaria. La costruzione della chiesa, dopo numerose interruzioni, terminò nel 1926, anno in cui il Papa Pio XI gli conferì il titolo di Basilica Minore. La Basilica, a pianta a croce latina, ha una facciata in calcare con un ampio porticato, sopra il quale vi è un timpano triangolare che racchiude lo stemma dell'Ordine della Mercede. L’interno è diviso in tre navate, con un ampio transetto sovrastato da un'alta cupola ottagonale. L'altare maggiore è sormontato da un grande baldacchino sorretto da quattro colonne in marmo verde, decorate da figure di angeli, capitelli e arcate in rame dorato. Di fronte al presbiterio si trova una riproduzione della statua della Madonna di Bonaria. Nelle navate laterali si aprono le cappelle, quattro a destra e tre sulla sinistra, in cui si trovano grandi tele raffiguranti la Madonna, risalenti agli anni '50 del XX secolo. Nel transetto si trova la cappella della Madonna della Vittoria o dei Caduti, edificata nel 1930 per desiderio delle madri dei caduti in guerra, ornata da un altare marmoreo in stile barocco con un bassorilievo raffigurante La Pietà. Nel chiostro del convento si può visitare il Museo del Santuario, che conserva i più antichi ex-voto donati dai tantissimi fedeli, oltre a testimonianze archeologiche del Colle di Bonaria, modellini navali e arredi sacri.
  • Basilica di San Saturnino – È uno dei più antichi monumenti paleocristiani di tutta la Sardegna, nonché uno dei più importanti del bacino del Mediterraneo. Dedicata al patrono della città, è stata costruita tra il V ed il VI secolo sul luogo dove si ritiene fosse stato martirizzato il santo, in un'area di grande interesse archeologico per la presenza di una necropoli romana e di una paleocristiana. Rimaneggiata in età romanica, è stata restaurata e riconsacrata di recente.